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Poesia Narrativa Critica. Tre linguaggi per la “Parola” di Fausta Squatriti

La Fondazione Mudima è lieta di invitarvi giovedì 5 aprile 2018 ore 18.30 alla presentazione dell’opera:

Poesia
Narrativa
Critica
tre linguaggi per la “Parola” di Fausta Squatriti

Ne parleranno:
Roberto Borghi
Luigi Cannillo
Annamaria De Pietro
Vincen
zo Guarracino

La Fondazione Mudima di Milano dedica un incontro a Fausta Squatriti, a un anno dalla grande esposizione personale nelle tre sedi milanesi di Triennale, Gallerie d’Italia e Nuova Galleria Morone. Negli spazi di Mudima Squatriti aveva esposto le sue installazioni nel 2000 e negli stessi anni numerose performances si erano svolte sotto il nome di “Teatro dell’autore in scena” ideato da Francesco Leonetti in stretta collaborazione con Squatriti, nota per la sua poliedrica ricerca espressiva; ma questa volta, protagonista sarà la sua ‘scrittura’.

Scultura, pittura, libri d’artista, poesia, sono gli ambiti in cui l’artista si è mossa fin dai suoi esordi nei primi anni ’60, conservando alla poesia un posto privilegiato, anche se il primo libro scritto nel 1960/61 è stato da lei stessa dimenticato per anni e pubblicato da Book alla fine degli anni ‘70 quando, dopo importanti accadimenti di ordine personale, l’artista riprende a scrivere poesia, pubblicata inizialmente “All’insegna del pesce d’oro” di Vanni Scheiwiller, editore anche della rivista Kiliagono diretta da Squatriti e Gaetano Delli Santi. I due numeri, editi dal ‘93 al ’95, ancora si ricordano.
Nel 1986 le è assegnato il premio Montale per l’inedito, e nello stesso anno il riconoscimento più importante del suo talento interdisciplinare arriva con l’incarico di curare la sezione “Colore” alla Biennale di Venezia, occasione per lei per cominciare a scrivere saggi sull’arte.

Inizia nel ’90 la complessa stesura del suo primo romanzo, sulla cui trama a incastro temporale e stilistico Squatriti compie il proprio sofferto apprendistato di narratrice. Seguono “Crampi” e “La Cana” pubblicati con Abramo e Punto a capo.

Nell’incontro del 5 aprile Cannillo, De Pietro, Guarracino, che sono poeti e critici della poesia, e Borghi che è critico d’arte senza perdere di vista la letteratura, indicheranno quanto a loro parrà essere rilevante nel linguaggio della Parola usato dall’artista.La serata sarà l’occasione per condividere una festa dove i libri sono i festeggiati; da anni Gino Di Maggio se ne occupa, ne pubblica, perfino ne scrive, con rara passione.
I libri di Squatriti saranno a disposizione del pubblico per essere consultati e acquistati a prezzi del tutto speciali, libri di poesia ma anche cataloghi concepiti come libri d’artista, rari e rarissimi, oltre agli estratti da riviste specializzate di saggi su Roberto Sanesi e Giancarlo Montebello. E ci saranno le monografie dedicate all’artista.

La passione di Squatriti per il libro come oggetto, da vedere, toccare, ancor prima che da leggere, libro come scrigno dell’immaginario, la aveva condotta, poco più che ventenne, insieme a Sergio Tosi giovane e impreparato quanto lei, a dare vita ad una impresa a conduzione famigliare, una piccolissima casa editrice di edizioni numerate e di multipli, realizzati con alcuni grandi artisti internazionali. “Libri d’artista” che, se al tempo erano stati visti con diffidenza proprio in virtù di quella peculiarità innovativa che era figlia del clima sperimentale degli anni ’60, sono diventati famosi nel giro di poco, oggetti da collezione. L’artista in seguito ha insegnato l’arte del “Libro d’artista” nelle Accademie di Belle Arti di Carrara, Venezia e Milano.
Così sintetizza l’artista, le ragioni del suo operare con linguaggi che generano ‘corpi’ diversi, uniti da un’unica psiche:
“Con l’arte visiva trasformo le immagini in parole, con la scrittura trasformo le parole in immagine”..

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