LA FONDAZIONE

La Fondazione Mudima di Milano, fondata da Gino Di Maggio, è una fondazione regionale ed è la prima fondazione italiana costituita per l’arte contemporanea. Nasce all’inizio del 1989 con lo scopo di realizzare un programma articolato dedicato alle esperienze internazionali nel settore dell’arte visiva, della musica e della letteratura contemporanea.

La fondazione non ha finalità di lucro. Si prefigge di promuovere ed organizzare nell’ambito regionale, nazionale e internazionale lo studio e la conoscenza dell’arte soprattutto contemporanea, di promuovere e facilitarne la divulgazione nella collettività, nonché di operare quale punto di riferimento per gli amanti dell’arte, per i critici e per gli studenti svolgendo un decisivo ruolo di sussidiarietà nella produzione e diffusione della cultura contemporanea, a fianco di enti pubblici nazionali e territoriali.

La Fondazione Mudima persegue i suoi obiettivi attraverso l’organizzazione di mostre d’arte, performance, concerti, convegni, seminari, la cura e l’edizione di pubblicazioni specializzate ed ogni altra iniziativa idonea a perseguire l’oggetto sociale.

ATTIVITA’ DI RICERCA SCIENTIFICA

Il Futurismo è stato oggetto di innumerevoli studi ed approfondimenti. Collaborando con illustri studiosi, storici, critici d’arte, musicisti, compositori e musicologi abbiamo messo a fuoco una serie di pubblicazioni su una serie di protagonisti della creazione artistica e musicale di questo movimento che ne hanno rappresentato le linee principali.
I volumi pubblicati sono:
Futurismo e fotografia, a cura di Giovanni Lista, che raccoglie le testimonianze della ricerca fotografica futurista e dei suoi nuovi codici visivi.
Nuova Enciclopedia del Futurismo musicale, a cura di Daniele Lombardi che ha presentato il frutto della sua lunga ricerca, con la riproduzione di circa 40 manifesti programmatici che videro la luce dagli inizi degli anni Dieci fino agli anni Quaranta.
Ritratto di Marinetti, a cura di Gino Di Maggio, Daniele Lombardi, Achille Bonito Oliva, con testi di: Antonio Gramsci, Gino Di Maggio, Giovanni Lista, Achille Bonito Oliva, Daniele Lombardi, Francesca Barbi, Edoardo Sanguineti, Jeffrey T. Schnapp, Ginevra Bria.
Giacomo Balla. Futurismo e neofuturismo, a cura di Giovanni Lista, Elena Gigli.
Arte e politica. Il Futurismo di sinistra in Italia, di Giovanni Lista.
Luigi Russolo e la musica futurista, a cura di Giovanni Lista con importanti documenti che per la prima volta riappaiono da allora e approfondiscono la conoscenza sull’Arte dei Rumori.
Con Balla, a cura di Elica Balla.
Inoltre abbiamo pubblicato una raccolta di Cd musicali dal titolo Musica Futurista che offre un ampio panorama dei suoni e rumori che hanno caratterizzato il movimento: il suono-rumore di Russolo, la distruzione della quadratura di Pratella, l’improvvisazione e lo stato d’animo di Silvio Mix, la contaminazione di Casavola, il mito della macchina di Mossolov, le sintesi per il teatro radiofonico oltre alle declamazioni di Marinetti e così via. Tutti questi diversi aspetti fanno del fenomeno musicale del Futurismo una realtà importante, dalla visione di un uso del rumore che ha attraversato il secolo scorso, ad una anticipazione del generalismo, della contaminazione, che ha teso un fil rouge fino alle esperienze di fusion di tanta musica giovanile di oggi.
Questa collana di rarissimi ascolti, a volte vere e proprie prime esecuzioni, si avvale anche di omaggi contemporanei, dall’ambient music Metropolis di Lombardi, alle scritture vocali della Bartolomei.
Oltre ai volumi la Fondazione Mudima ha poi organizzato numerosi concerti e mostre aventi come tema il Futurismo. Tra questi ricordiamo la mostra al Macro di Roma nel 2009, in occasione del centenario della nascita del movimento dal titolo Futurismo Manifesto 100 x 100. 100 anni per 100 manifesti a cura di Achille Bonito Oliva e Francesca Barbi Marinetti, prima mostra immersiva con proiezioni di Vincenzo Capalbo e concerto di Daniele Lombardi.

La Musica contemporanea è un altro campo di indagine e di ricerca della Fondazione Mudima.
La fondazione sta mettendo a fuoco una serie di pubblicazioni sulla musica d’arte e su una serie di protagonisti della creazione musicale che hanno rappresentato le linee principali della seconda metà del Novecento.
Sono libri di alta divulgazione per un’informazione su figure che fino ad oggi, pur considerate tra le più importanti nel mondo della musica contemporanea, sono poco conosciute fuori dal mondo degli addetti ai lavori. Molti di questi compositori hanno avuto un rapporto molto stretto con scrittori, poeti, artisti visivi e fino ad oggi è stato abbastanza raro trovare volumi che dessero una visione storico-critica sul loro operato.
Tanta arte del Novecento è stata indotta, sedotta, allusa, intrecciata con l’energia del suono, del rumore e del silenzio.
Abbiamo già pubblicato alcuni volumi che raccontano questo percorso: il primo è proprio Nuova enciclopedia del Futurismo musicale, a cura di Daniele Lombardi, che rappresenta il capostipite della sezione dedicata alla musica contemporanea.
Giovanni Lista è l’autore del secondo volume: Luigi Russolo e la musica futurista, con importanti documenti che per la prima volta riappaiono da allora e approfondiscono la conoscenza sull’Arte dei Rumori.
Nel 2012, anno del centenario della nascita di John Cage, è uscito un imponente volume che dà una lettura del grande compositore americano, con un lungo contributo del filosofo e musicologo Daniel Charles e vari testi che puntualizzano anche la storia della sua presenza in Italia, dal divertente resoconto della sua partecipazione a Lascia o Raddoppia, ad altre storie, con una breve poesia che Luciano Berio gli dedicò.
Un altro volume Nuovi testi e variazioni senza tema è una raccolta di scritti di Paolo Castaldi, compositore milanese che ha attraversato i decenni dell’avanguardia musicale con lucida determinazione, cui va riconosciuta anche una straordinaria produzione letteraria. In questa raccolta sono contenuti, tra l’altro, tutti i testi di presentazione delle sue opere e la loro lettura descrive un pensiero musicale che va al di là dell’opera stessa illustrando lo spirito del suo tempo.
Giacomo Manzoni, Pensare attraverso il suono, una monumentale raccolta di scritti dove sono raccolti alcuni suoi saggi, molti scritti di importanti studiosi e letterati, e poi, parzialmente, gli atti del convegno che il musicologo Luigi Pestalozza organizzò per i suoi ottant’anni, per disegnare la figura di un altro protagonista milanese della nuova musica.
Altra particolarità di questa iniziativa editoriale è quella di pubblicare un ricco repertorio fotografico che introduce anche visivamente il lettore nella realtà del compositore, i ritratti, l’ambiente dove vive e lavora, le foto di scena e quant’altro, una documentazione che si avvale di fotografi come Silvia Lelli e Roberto Masotti.
Sylvano Bussotti, Totale libertà, il volume di 504 pagine traccia un panorama su questo grande musicista, artista, regista per la sua articolata e la sua molteplice attività che dalla composizione musicale si irradia su vari campi della creatività.
Giuseppe Chiari, Fra zero e infinito è un volume dedicato all’opera di Giuseppe Chiari (1926-2007), artista e compositore fiorentino, poliedrico e sperimentale, promotore italiano delle avanguardie storiche dell’arte di ricerca. Il suo lavoro è qui documentato con un’ampia pubblicazione, che rappresenta uno spaccato importante dell’attività dell’artista, dagli statement degli anni settanta, alle opere come Musica Madre, Gesti sul piano, La strada.

Fluxus e le avanguardie artistiche rappresentano uno dei campi di indagine principali dell’attività della fondazione.
La Fondazione Mudima ha organizzato nella sua sede milanese varie mostre personali di artisti di grande rilievo di questo movimento come Yoko Ono, Wolf Vostell, Nam June Paik, Joseph Beuys, Allan Kaprow, Takako Saito, Daniel Spoerri, Ben Vautier, Ben Patterson, Milan Knizak, Eric Andersen, La Monte Young. La lunga collaborazione con musicisti come John Cage, Daniele Lombardi, La Monte Young e Giuseppe Chiari, ha permesso di organizzare numerosi concerti in Italia e all’estero come Il Fluxus & Fluxus Festival (Milano, 1996) o l’esposizione su John Cage alla Biennale di Venezia nel 1993.
Nel 1990 la fondazione ha realizzato la mostra Ubi Fluxus ibi motus alla Biennale di Venezia, evento che ha visto la partecipazione di cinquanta artisti da tutto il mondo.
La Fondazione Mudima in collaborazione con la Fondazione Morra di Napoli ha organizzato nel 1991 la mostra 7 Environments di Allan Kaprow e pubblicato un catalogo.

Avanguardie artistiche giapponesi. La Fondazione Mudima persegue da diverso tempo un progetto culturale di grande respiro volto ad intensificare il rapporto tra l’Italia e i Paesi dell’Estremo Oriente, come testimonia la mostra di Nam June Paik curata e organizzata a Palazzo Reale a Milano nel 1990.
La grande mostra Italiana con opere di artisti dell’Arte Povera e della Transavanguardia promossa e curata dalla Fondazione in Giappone, a Yokohama (Tokyo) nel 1994.
La Fondazione ha inoltre seguito l’organizzazione del padiglione coreano alla Biennale di Venezia del 1993 ed ha realizzato a Seoul la mostra Civilization, City and Cars – From Leonardo Da Vinci to Pininfarina nel maggio 1996.
Nel 1995, inoltre, nello spazio del Casinò Municipale di Venezia la fondazione ha realizzato il progetto Asiana, esposizione che vedeva la partecipazione di artisti cinesi, giapponesi e coreani, con la pubblicazione di un catalogo.
Nel 2000 al museo Toyota Municipal Museum of Art organizza la mostre personale dell’artista Alberto Burri.
Nel 2008 è stata inaugurata la retrospettiva su Kazuo Shiraga alla Fondazione Mudima, uno dei protagonisti del gruppo d’avanguardia giapponese Gutai e contemporaneamente la mostra Mondo Giappone con i più importanti esponenti del gruppo Gutai.
Al Toyota Municipal Museum of Art (Giappone) è stata inaugurata sempre nel 2008 la mostra Dissonances, progetto della Fondazione Mudima che presenta le opere di sei artiste giapponesi: Yoko Ono, Yayoi Kusama, Atsuko Tanaka, Mieko Shiomi, Takako Saito e Shigeko Kubota.
Nel 2015 in occasione di EXPO2015 MILANO nello spazio della fondazione viene presentata la mostra Mono-ha: Koji Enokura, Noriyuki Haraguchi, Susumu Koshimizu, Lee Ufan, Katsuhiko Narita, Nobuo Sekine, Kishio Suga, Jiro Takamatsu, Noboru Takayama e Katsuro Yoshida.
Una pubblicazione esaustiva ed esauriente sul movimento Mono-ha è stata pubblicata dalla nostra fondazione.

RAPPORTI CON ISTITUZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Museo Vostell di Malpartida (Spagna) per il movimento Fluxus;
La Fondation du Doute di Blois (Francia);
Les Abattoirs, Toulouse (Francia);
Toyota Municipal Museum per l’arte giapponese;
La Biennale di Venezia;
Fondazione Levi di Venezia;
Teatro alla Scala di Milano;
Maggio Musicale Fiorentino;
Centro Studi e Ricerche sulla Musica Moderna e Contemporanea di Milano;
The Japan Foundation;
Università Cattolica di Milano;
Università San Raffaele di Milano;
Conservatorio di Milano;
Teatro Elfo Puccini di Milano;
Fondazione Morra di Napoli;
Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano;
Fondazione Cini di Venezia;
Fondazione Giorgio Marconi di Milano;
Allan Kaprow Estate;
Cineteca Milano.

GLI SPAZI